Il silenzio colpevole sul progetto di restauro della domus aurea

Urgente presentare al pubblico i progetti
EBDOMADARIO.COM —- Sabato 8 ottobre 2011

Restauro Domus Aurea:
il via alle polemiche

di Lisa Simonetti

Sono appena iniziati i lavori di recupero della Domus Area e già è polemica. A scatenarla è un’interrogazione del senatore Andrea Marcucci (Pd) – presentata lunedì 18 luglio al Ministro della Cultura Galan – che polemizza con il progetto presentato dal commissario straordinario dell’area, Luciano Marchetti. L’ex sottosegretario ai Beni Culturali ritiene che il piano di ristrutturazione contenga soluzioni pesanti ed invasive come “l’innesto di cinquanta piloni infissi nelle muratore antiche, di diversi ascensori per condurre i visitatori nel livello sottostante ed un costo previsto che si aggira intorno ai cinquanta milioni di euro”. Fondi, questi, che non saranno stanziati appositamente ma che verranno “prelevati” dalle casse (dell’entrate) del Colosseo.
L’obiettivo di Marcucci è, quindi, quello di fermare i lavori e di aspettare il parere della Soprintendenza mentre l’attuale sottosegretario, Francesco Giro (Pdl), fa sapere che in questa maniera “verrà rivalutata tutta l’area del Colle Oppio”, accusando il collega di disinformazione.
In realtà il restauro della residenza neroniana comprende due fasi di realizzazione: la prima, che prevede uno sbancamento della parte del parco compresa tra la Sala Ottagono e l’area est e la seconda, in cui si dovrà scegliere tra due progetti. Uno è stato presentato dallo stesso Marchetti e punta sulla realizzazione di un’intercapedine di tre metri sulla quale verrà ripristinato il giardino di Colle Oppio. L’altro è stato sviluppato dalla Soprintendenza e prevede la creazione di un “massetto tecnologico” da posizionare sopra quello traianeo, realizzando cinquanta centimetri di strato totalmente impermeabile.
C’è da dire, però, che le soluzioni previste non garantiscono ancora la sicurezza degli interventi e l’idea che, in questi giorni, sembra prevalere negli uffici di Palazzo Altemps, è quella di provare la sperimentazione di entrambi.

Dal momento che i due progetti non sono stati presentati al pubblico, invece di azzardare ipotesi e azioni alla Indiana Jones, non sarebbe meglio instaurare un dibattito serio e prolifico tra esperti del settore per trovare soluzioni efficaci e soprattutto sicure?

CULTURA&SPETTACOLO

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