considerazioni inattuali

Forse i mei venticinque lettori si sono ridotti alquanto di numero data la mia lunga latitanza, dovuta ai più banali motivi di caos quotidiano: ivi compresa la momentanea disattivazione del sito per distrazione. Ordine e disordine si contrappongono in ogni mia giornata in una battaglia infinita che a volte mi lascia senza fiato: dalle carte sul tavolo che si rimescolano, ai compiti dei miei studenti da correggere, ai libri che si impilano vecchi e nuovi – quasi ogni giorno ne arriva uno… – alle notizie catastrofiche sui disastri naturali nel mondo, al declino del paese e dell’intera Europa. Qual è il mio paese?  non riesco più a immaginarlo.  Una strana nebulosa che va in dissolvenza, che non è più la casa in cui credevo di abitare fino a pochi anni fa. Un paese che  scompare giorno dopo giorno rinunciando al patrimonio dei giovani, abolendo il principio del merito, cancellando ogni regola, devastando, insieme all’ambiente, un patrimonio di conoscenze e di menti. Ne usciremo – penso sempre più spesso … – oppure l’opera di distruzione sistematica è stata portata troppo avanti?  I mei gatti sonnecchiano sulle poltrone: stanno per risvegliarsi dal torpore invernale… Rinascerà anche questa volta la primavera oppure anche marzo sarà il più crudele dei mesi?  Che fare? Ripartire da zero forse. Come? Rispettando l’aiuola in cui viviamo, credo: gli alberi, le acque, gli innocenti animali – che ci limitiamo a uccidere e mangiare – scegliendo gli amici giusti – quelli che non ci tradiscono – lavorando con passione  qualunque cosa stiamo facendo – leggendo buoni libri, vedendo buoni film (avete visto Invictus, per esempio?)… pensando di non essere individui in lotta perenne per la sopravvivenza ma parte di una comunità… Mah… Riparliamone insieme.

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