Oggi, come ogni giorno, desidero sognare e immaginare Roma. La città ‘archivio segreto’ della memoria del mondo, che sempre mi meraviglia per la sua irresistibile bellezza. La città ricca di antichi palazzi e chiese come nessun’altra al mondo; ricca di templi, terme, fori, di ville, parchi e giardini storici, capaci di resistere alle molteplici e ricorrenti ingiurie dell’incuria e dell’ignoranza.
Sogno e immagino una città che possa e sappia manifestarsi ed esprimersi attraverso tutte le sue identità storiche e artistiche, in modo che passato e presente dialoghino senza prevaricare l’uno sull’altro; una Roma in cui non si abbattano alberi e non si distruggano giardini storici per fare scavi archeologici da lasciare in stato di totale abbandono (il caso di Piazza Venezia e di via dei Fori Imperiali); una Roma non ingombrata e imbruttita, proprio nel suo cuore più antico, da eterni cantieri per opere pubbliche mal concepite (il triste caso della Metro C a pochi metri dal Colosseo). Immagino una Roma gratuita, che non preveda biglietti di ingresso nelle aree vive e vissute, che appartenga a tutti coloro che la vivono quotidianamente: a quelli che ne conoscono la meravigliosa storia, a quelli che desiderano conoscerla, ai suoi cittadini, ai viaggiatori qualificati e non ai turisti massificati che la affollano e la imbrattano. Sogno e immagino una Roma che recuperi pienamente la qualità dell’aria, che possa conservare e arricchire il suo straordinario patrimonio di verde pubblico, una città in cui si possa vivere camminando con il sommo piacere di essere sempre a casa.
Se siamo d’accordo, proviamo tutti insieme a sognare e a immaginare Roma in questo stesso modo?
Questo è il mio augurio per le prossime feste e anche per i giorni che verranno!
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