Il Celio off limits: cantieri anche a Villa Celimontana

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Come se non bastessero i cantieri della Metro C, che apriranno a quanto pare il 15 aprile, le aree verdi del Celio, nei prossimi mesi e anni, saranno anch’esse in gran parte impraticabili. Il giardino davanti all’ospedale militare, riconquistato alla cittadinanza con tanta fatica non troppi anni fa, sarà occupato per tempi biblici dai cantieri per la costruzione di un pozzo di aerazione. Se entrate a Villa Celimontanana da via della Navicella, potete godere solo dei giardini e dei vialetti a sinistra, perché a destra, nonostante sia rimasto aperto il viale di accesso, il parco è interamente interdetto.
Pare che il lavoro di ‘restauro vegetazionale’ fosse previsto da tempo, ma è assai spiacevole che venga condotto in questo modo, sottraendo per mesi e mesi gran parte della villa al pubblico godimento.
Perché non fare il lavoro a segmenti, chiudendo solo parti limitate del giardino di volta in volta, piuttosto che un’area così estesa? Con questo inatteso cantiere resterà chiusa per circa 300 giorni l’intera area della vallata, la parte più bella di Villa Celimontana, da poco liberata dalle strutture invasive degli eventi estivi dedicati alla musica jazz. Con soli 6 operai a disposizione, come recita l’approssimativo cartello, possiamo anche immaginare che i lavori dureranno anche più dei nove mesi previsti.
Capisco, inoltre, la necessità di un riassetto dei vialetti e di un controllo della vegetazione arbustiva e arborea ma non mi risulta ben chiaro perché tutto ciò non rientri in una ‘ordinaria’ manutenzione piuttosto che in uno ‘strardinario’ e invasivo intervento che sequestra per un tempo inammissibilmente lungo uno dei più bei giardini storici romani, ameno luogo di ristoro per tanti cittadini.

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